The Masters 2025: record, leggende e curiosità dal torneo più iconico del golf

Il Masters Tournament non è solo uno dei quattro major del golf: è una vera e propria leggenda sportiva, fatta di imprese, primati e momenti scolpiti nella memoria degli appassionati. A guidare la storia di Augusta c’è un nome su tutti: Jack Nicklaus, il più vincente di sempre con sei titoli, ma anche il più anziano ad aver trionfato, nel 1986, a 46 anni e 82 giorni.
Subito dietro, nell’olimpo del golf, c’è Tiger Woods, che ad Augusta ha scritto pagine epiche: è stato il primo atleta di colore a vincere il torneo, il più giovane a indossare la Green Jacket (nel 1997, a soli 21 anni e 104 giorni) e autore del maggior distacco mai registrato sul secondo classificato: ben 12 colpi.
I grandi plurivincitori
Tra i grandi campioni con più successi al Masters troviamo:
- Arnold Palmer con 4 vittorie
- Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, Nick Faldo e Gary Player con 3 titoli a testa
Gary Player, leggenda sudafricana, è stato il primo straniero a vincere il torneo. Il suo trionfo ha aperto le porte a un Masters sempre più internazionale. Inoltre, con 52 partecipazioni tra il 1957 e il 2009, detiene anche il record di presenze, mentre Arnold Palmer vanta 50 apparizioni consecutive.
Numeri e curiosità dal Masters
- Punteggio totale più basso (72 buche): 268 (-20) colpi, firmato Dustin Johnson nel 2020
- Giro singolo più basso: 63 colpi (-9), record condiviso da Nick Price (1986) e Greg Norman (1996)
- Hole-in-one: sono 34 nella storia del torneo, l’ultima realizzata da Corey Conners nel 2021
Curiosa anche la sorte di Greg Norman, che detiene uno sfortunato primato: è l’unico ad aver perso tutti e quattro i Major in carriera al playoff, una sorta di “grande slam al contrario”.
La passerella delle leggende
Saranno 18 i past winner presenti ad Augusta quest’anno, con una passerella speciale per i quattro più anziani:
- Fred Couples (vincitore nel 1992)
- José Maria Olazabal (1994, 1999), con Lorenzo Gagli come caddie
- Vijay Singh (2000)
- Mike Weir (2003)
Il Masters non è solo golf: è storia, emozione, spettacolo. E ogni anno scrive un nuovo capitolo.